Trasparenza: approvato il Decreto F.O.I.A.

Il Freedom Of Information Act (F.O.I.A.), che può essere tradotto come “Atto sulla libertà di informazione”, ossia il diritto dei cittadini ad accedere a informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni è contenuto nel Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri del 17 maggio e sarà effettivo a dicembre.

Sarà davvero un grosso passo avanti per la trasparenza della macchina pubblica, negli interessi democratici di controllo su sprechi e corruzione. E' quanto si ricava da una prima lettura del decreto. Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le amministrazioni avranno circa sei mesi di tempo per adeguarsi, per essere obbligate a comunicare ai cittadini le informazioni richieste, salvo eccezioni che saranno circostanziate. Di qui si arriva a calcolare la piena effettività a dicembre.

 

Confrontando l’Italia con altri paesi europei, si nota che gli altri Paesi europei hanno dato anni alle amministrazioni per adeguarsi, ma sono partiti molto prima dell’Italia, rimasto unico Paese democratico a non concedere ai cittadini questi diritti. Questo Decreto dà il diritto a qualunque cittadino di sapere dalla pubblica amministrazione qualunque informazione, salvo specifiche eccezioni, senza bisogno di spiegare perché. 

Si segnala, quindi, un passaggio molto importante: questa nuova normativa supera la disciplina della Legge 241 / ’90, che per molti anni ha regolato l’accesso agli atti amministrativi, secondo cui chiunque abbia un interesse diretto, concreto e attuale ha diritto di accedere agli atti amministrativi che lo riguardano (art. 22 Legge 7 agosto 1990 n. 241). Con questa nuova normativa chiunque, anche se non ha uno specifico interesse, ha diritto di avere informazioni sugli atti della pubblica amministrazione, pertanto, in linea di principio, ciò potrebbe implicare che tutte le pubbliche amministrazioni saranno obbligate a pubblicare tutti i documenti amministrativi. Si attendono in proposito chiarimenti da parte dell’Autorità Nazionale AntiCorruzione (A.N.AC.), organo chiamato a regolamentare la materia della trasparenza, ai sensi del D. Lgs. 33 / 2013. E c'è anche il diritto a una via gratuita e rapida, stragiudiziale, per ottenere comunque le informazioni, se la amministrazione si oppone. Le sanzioni per i dirigenti pubblici inadempienti sono tra i pochi punti di differenza, rispetto a quanto richiesto, poiché il testo prevede sanzioni, ma in modo non molto stringente.

Ora che è stata approvata la legge, si apre un'altra sfida: quella sulla effettiva attuazione della normativa, superando i casi di resistenza nelle amministrazioni e altri ostacoli che possono sorgere una volta che il diritto passa dalla teoria alla pratica. Tra l'altro, si attendono le linee guida A.N.AC., che dovranno regolare le eccezioni a questo diritto.

Per scaricare il testo del Decreto:
http://www.repubblica.it